I sindacati italiani sono scesi in piazza a Roma, uniti, per protestare contro un governo che, nonostante le promesse e la propaganda elettorale, sta facendo poco o nulla per migliorare il mondo del lavoro in Italia, per garantire un futuro professionale ai giovani, stabilità ai lavoratori precari, sicurezza nei contratti di lavoro e tanto altro.
Sindacati, lavoratori e imprenditori uniti per un cambiamento.
I sindacati italiani si sono dati appuntamento a Roma per una manifestazione che ha visto in cima al corteo la Cisl (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori), Cgil (Confederazione Generale Italiana del Lavoro) e Uil (Unione Italiana del Lavoro), un grandioso appuntamento al quale hanno partecipato non soltanto i rappresentanti sindacali e i lavoratori, ma anche molti imprenditori e industriali, spaventati dalle manovre del governo sul tema del lavoro e dal superamento della legge Fornero.
I sindacati chiedono un confronto al governo
La manifestazione di Roma si è fatto sentire nelle stanze del governo: le organizzazioni sindacali hanno sostenuto a gran voce le proprie proposte su crescita e sviluppo dell’economia, ma il tema centrale è da un po’ di tempo a questa parte la richiesta di un confronto, una tavola rotonda per discutere e pianificare insieme le strategie inerenti al delicato tema del lavoro.
La manifestazione di Roma, da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni
La manifestazione è partita da piazza della Repubblica e il lungo corteo, circa 200 mila persone, si è snodato attraverso il centro città fino a piazza San Giovanni, dove i segretari dei sindacati, tra tutti Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, sono intervenuti per spiegare le ragioni della folla.
Le richieste dei sindacati: dal confronto al reddito di cittadinanza
Nei loro interventi, i rappresentanti delle sigle sindacali di Cisl, Cgil e Uil hanno ribadito la loro volontà di confronto con il governo sul tema del lavoro, ritenendosi poco soddisfatti dell’operato del governo fino a questo momento e delle prospettive future, come per esempio l’assunzione di 6 mila navigatori con contratti a termine per la collocazione professionale di altri precari.
Aprire un tavolo con il governo per le trattative: questa la richiesta che ha unito i leader dei sindacati italiani, per affrontare finalmente quei nodi che nessun governo fino ad oggi è riuscito a sciogliere.
Rispetto per i lavoratori
I rappresentanti sindacali chiedono rispetto per i lavoratori, la vera anima del Paese, quello che fino ad ora ha mandato avanti l’Italia nonostante mille difficoltà nella vita di tutti i giorni. Niente a che vedere con il mondo virtuale dei politici, insomma, con i post di Facebook e Twitter, con la propaganda elettorale perenne: la fatica di milioni di lavoratori non può essere ridotta a un commento su un social network da un governo populista e autoreferenziale che sta facendo peggio dei suoi predecessori.
La manifestazione sindacale di Roma ha unito la sinistra in un’unica voce, chiedendo di rimettere al centro dell’agenda governativa la questione lavoro.